Suberosi Radicale: come riconoscerla e trattarla

Suberosi Radicale: come riconoscerla e trattarla

28 Gennaio 2022 Prevenzione e Cura 1

Il clima mite di Pachino permette di coltivare il pomodoro tutto l’anno, ma quando le temperature si abbassano le piante potrebbero essere esposte a particolari patogeni.

Una delle patologie che riscontriamo nelle coltivazioni di pomodoro in serra in questo periodo è la suberosi radicale (pyrenochaeta lycopersici), un patogeno fungino che predilige climi freddi.

Foto 2. Attacco della suberosi radicale con alternanza di zone malate e zone sane | Foto 3. Radici soggette a un attacco grave

Le infezioni si localizzano soprattutto sull’apparato radicale, la pianta manifesta un collasso generale, con ridotto sviluppo vegetativo, avvizzimenti e disseccamenti delle foglie basali e clorosi internervali e marginali.

I sintomi più caratteristici si hanno a carico delle radici le quali mostrano un volume ridotto, marcescenza e sfaldamento del capillizio, lesioni brunastre e rugose delle radici secondarie in corrispondenza delle quali i tessuti corticali infetti appaiono suberificati, a tali porzioni infette e suberificate se ne alternano altre sane e normali.

La lotta consiste nel ridurre la carica di inoculo con l impiego di fumiganti e la  solarizzazione, tali pratiche però possono essere attuate solo nel periodo estivo. Da prove fatte dal nostro staff tecnico si è visto che una disinfezione della radice in corrispondenza delle condizioni predisponenti la malattia con Chitosan plus, Biocuprotex e Solbacter (prodotti a residuo zero) si riesce a mantenere un apparato radicale pulito ed efficiente.

È sempre utile alternare questi prodotti con sostanza organica (Bio Solorganic plus), acidi umici (Bio Umiplant) e radicanti (Enraitex). Per un corretto impiego di questi prodotti e per fare un protocollo di intervento da adattare alle diverse circostanze contattare i nostri tecnici.

Articolo redatto da:

Dott. Agronomo Salvatore Figura

Tecnico aziendale, segue il cliente dal trapianto alla raccolta, consigliando il miglior utilizzo dei prodotti, la loro sostenibilità in campo e le migliori strategie di controllo per la difesa delle colture.

 

Una risposta.

  1. Salvatore montesanti ha detto:

    Interessante

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